Quanto la società austriaca si stia modificando ce lo dicono i rapporti periodici sulle presenze straniere in costante aumento. Un segnale evidente del fenomeno ci viene offerto dalla recente ricomposizione del Capitolo metropolitano della Diocesi di Gurk-Klagenfurt. È costituito da otto canonici e da tre canonici emeriti. Da quest’anno ne fanno parte per la prima volta anche due sacerdoti stranieri: un indiano e un africano.
“Il Domkapitel – ha osservato il vescovo Josef Marketz – rispecchia la realtà e la varietà culturale della Chiesa in Carinzia”. Attualmente i sacerdoti della diocesi in servizio attivo sono 184 e di questi 97 (praticamente uno su due) arrivano dall’estero. Stando così le cose, era evidente che anche il Capitolo metropolitano dovesse tenerne conto.
Il nuovo canonico africano si chiama Sylvere Buzingo, ha 50 anni, ed è parroco temporaneo a Köttmannsdorf. Buzingo è in Carinzia da 12 anni e dal 2016 è direttore diocesano delle Pontificie opere missionarie. L’altro canonico di origine straniera è l’indiano Joseph Thamby Mula, 46 anni. Presiede il decanato di Klagenfurt Land (il mandamento della città capoluogo della Carinzia) ed è parroco di Pörtschach, la nota località turistica sul Wörthersee. Anche Thamby Mula, come Buzingo, è in Carinzia da 12 anni.
Senza il sostegno di questi sacerdoti stranieri – ha osservato il vescovo Marketz – l’esercizio delle funzioni pastorali in Carinzia sarebbe inimmaginabile.
NELLA FOTO, il vescovo di Gurk-Klagenfurt Josef Marketz, al centro, tra Josef Tamby Mula, a sinistra, e Sylvere Buzingo, nuovi canonici del Capitolo metropolitano.
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